Una notte di terrore al convitto

Piccoli scrittori (8-10)

Vittorio alzò il telefono e se lo portò all’orecchio. Non faceva alcun rumore.
– Non c’è linea – disse. – Il telefono non funziona.
Le sue mani tremavano mentre riagganciava.
– Che cosa facciamo? – chiese Emanuele.
– Usciamo dal Convitto! – suggerì Clara.
Attraversarono di nuovo il cortile e raggiunsero la guardiola del portiere. La sedia vuota lasciava un senso di inquietudine difficilmente controllabile.