Intervista al giornale IL PONTINO nel 2009

Posted by on Lug 31, 2009 in Dicono di me | 0 comments

Giuseppe Bordi e i bimbi di Martin Pescatore
Non solo fiabe

Giuseppe Bordi

16/04/2009

Giuseppe Bordi, che lavora da anni come esperto di scrittura creativa nelle scuole primarie di primo e di secondo grado di Roma e provincia ed è autore di testi narrativi e teatrali, ha elaborato con alunni della scuola primaria di via Torralba a Martin Pescatore un progetto di scrittura da cui è scaturito un testo “E poi un meteorite cadde sulla nostra scuola e…”. patrocinato dal comune di Pomezia. Ricordiamo che Giuseppe Bordi è un esperto di narrativa per l’infanzia infatti la sua favola “Puzzolo e la discarica abusiva” ha venduto novemila copie e il relativo spettacolo teatrale “Puzzolo” prodotto da A.T.D.C., ha staccato 20.000 biglietti della Siae, facendo quasi sempre il “tutto esaurito” presso il teatro Valle e in altri teatri di Roma. È autore del testo teatrale “Le piccole spie”, visto da 25.000 bambini. Ha scritto testi teatrali che sono diventati recite scolastiche già andati in scena nelle scuole elementari e cortometraggi realizzati insieme ai bambini. In questo periodo ha pubblicato il libro per bambini “Fiabella e il regno delle meduse”. Baldi non è conosciuto solo per opere per ragazzi ma ha scritto anche opere per i più grandi. Un suo romanzo “Attentato in Parlamento” ha partecipato al premio Strega.
– Com’è nato Bordi questo progetto?
“Come la maggior parte delle iniziative belle e innovative, in maniera casuale. Due insegnanti della scuola primaria “Via Torralba” a Pomezia, hanno organizzato un progetto lettura con un gruppo eterogeneo di ragazzi. D’Albis Elvira e Cucchi Enza, questo è il loro nome, hanno deciso di organizzare all’interno di questo progetto un incontro con l’autore di “Puzzolo e la discarica abusiva”. Così mi sono ritrovato a fare una sorta di lezione di scrittura creativa ed è nata con i bambini una bella idea narrativa”
– E’ a questo punto che le hanno proposto di fare un progetto di scrittura?
“I bambini si sono entusiasmati e hanno proposto di sviluppare l’idea e farne un libro e così ne hanno parlato ai genitori per finanziare il progetto”.
– Com’è nata la collaborazione con il comune di Pomezia?
“Il padre di un’alunna, Dino Spagnoli, ne ha parlato con il presidente del consiglio comunale, Marco Mesturini, che si è entusiasmato all’idea e si è impegnato per realizzare il progetto coinvolgendo anche l’assessorato alla cultura e alle politiche scolastiche. Il Comune quindi ha patrocinato il progetto e grazie all’impegno della dottoressa Teresa Marino è stato finanziato parte del laboratorio e parte delle spese di stampa del libro”.
– È un’iniziativa che ha altri precedenti?
“Che io sappia… no! Fa onore al comune di Pomezia e dà risalto alla loro capacità di scegliere le iniziative culturali”
– Come dal progetto si è arrivati al libro
“Il libro in origine doveva sviluppare l’idea nata durante l’incontro con l’autore. Ma quando abbiamo iniziato a creare la scaletta è emerso subito un limite dei bambini di oggi. La televisione e i videogiochi hanno impigrito la loro capacità di inventare. Quando sono costretti a farlo si nascondono dietro le cose che conoscono. E così la protagonista della storia finisce dentro un videogame che racchiude un po’ tutti i loro giochi elettronici preferiti. Alla fine tuttavia non ero soddisfatto. Sapeva di qualcosa di trito e ritrito, così mi è venuta l’idea di scrivere di loro”.
– In che modo?
“Abbiamo deciso di raccontare l’esperienza del laboratorio, usare me, loro e le maestre come personaggi, la storia che aveva inventato come filo conduttore degli incontri. Restava un problema da risolvere”.
– Quale?
“Dovevamo far diventare romanzo quello che rischiava di essere una semplice cronaca dei fatti. Dovevamo connotare la storia, trasmettere emozioni. Così abbiamo inventato la caduta del meteorite e tutte le emozioni che la sua caduta ci avrebbe procurato. Abbiamo inserito la radiocronaca della sua caduta e ne è uscito un testo davvero originale. Da qui il titolo “E poi un meteorite cadde sulla nostra scuola e….”. Infine un ultimo aiuto ci è giunto dal dott. Massimo Fecchio che ha revisionato il lavoro svolto esaltando ulteriormente le qualità del testo”.

Autore:
T.R.

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